martedì 1 maggio 2012

INDICE DEI LIBRI PROIBITI

Oltre alle punizioni fisiche ed economiche che la chiesa infliggeva tramite i tragici tribunali della santa inquisizione da sempre la chiesa ha tentato di bloccare anche la lettura di libri ritenuti non corretti o contro la morale cristiana, già nel 325 con il concilio di Nicea verranno proibite le opere di Atrio, nel 405 Leone Magno proibirà i testi micenei e quelli pagani facendoli bruciare o completamente abolire dalle biblioteche. In seguito con il concilio romano saranno bruciate le opere di Fozio, di Abelardo, di Arnaldo da brescia, di Francesco stabili e sarà vietato leggere il talmud. Nel 1229 il concilio di Tolosa impedirà di leggere la bibbia in volgare. Il 1455 il sistema clericale renderà ancora più austere e rigide queste regole, è, infatti, l'anno in cui nascerà la stampa a caratteri mobili, e quindi per il clero la preoccupazione di diffusioni di opere eretiche sarà maggiore, poco tempo dopo, infatti, Innocenzo settimo con la costituzione ' inter multiplices' proibirà la stampa e la diffusione di qualsiasi libro che non fosse stato approvato da una commissione clericale. I provvedimenti contro la libertà di stampa aumenteranno sempre di più, tanto da affidare nel 1543 agli esecutori contro la bestemmia il compito di sorvegliare tutta l'editoria. Nel 1558 ad opera del s. uffizio uscirà il primo' cathalogus librorum haereticorum' cioè la prima forma di indice dei libri proibiti dei quali faceva parte il ' De monarchia' di Dante Alighieri.Il compito del s.uffizio era quello di di vigilare e possibilmente sopprimere libri eretici. Venne quindi pubblicato un indice preceduto da un decreto che scomunicava chiunque osasse scrivere, pubblicare, stampare o far stampare, vendere, comprare, dare in prestito, in dono o con qualsiasi altro pretesto, ricevere, tenere con sé, conservare o far conservare qualsiasi dei libri scritti e elencati in questo Indice del Sant'Uffizio. Le probizioni sono circa 1000 e venero ripartite in tre gruppi: il primo comprendeva tutti i libri di autori non cattolici dei quali era vietata la pubblicazione o lettura dell'intera opera. Al secondo gruppo appartenevano 126 titoli, 117 autori, 332 titoli anonimi di cui veniva condannata solo una parte dell'opera, e comprendeva anche tutte le 45 bibbie e nuovi testamenti non scritti in latino. Il terzo gruppo comprendeva i 'libri omnes'cioè tutte le opere che non comprendevano l'indice dell'autore e dello stampatore ed anche tutte le opere di autori eretici, di magia e di astrologia. Il decreto vietava la lettura di bibbia e nuovo testamento scritti in volgare alle donne ed a tutti quelli che non conoscevano il latino. Tra i libri proibiti appaiono il già citato Dante Alighieri (De Monarchia) seguito da Agrippa di Nettesheim (Opera omnia), Talmud, Ortensio Lando (Opera omnia), Guglielmo di Ockham (Opera omnia) e Luciano di Samosata (Opera omnia), Niccolò Machiavelli (Opera omnia), Giovanni Boccaccio (Decamerone) e Masuccio Salernitano (Il Novellino). Per quanto appaiano meno restrittive in realtà le leggi punitive fatte dopo il concilio di trento del 1564 sono molto dure e spesso la censura si estende oltre i limiti imposti, infatti, furono attaccati anche i libri di letteratura e di scienza, e le proibizioni furono applicate in tutta italia ed anche in molte parti d'europa. Secondo la 'congregazione dell'indice' istituita da Paolo Pio quinto, tale indice doveva essere aggiornato ed inviato alle sede dell'inquisizione periodicamente. Oltre a sequestrare o bloccare le opere, il s. uffizio userà dei metodi più nascosti come le ' espurgazioni' cioè le correzioni nascoste su alcune parti dell'opera considerata in parte eretica, il s. uffizio ,in pratica, si impegna non solo di identificare le opere in questione ma anche di correggerne ciò che potesse disturbare la morale cristiana. Verrà bloccato il flusso dei libri che arrivano dalla Germania soprattutto quelli di origine religiosa e medica e verranno controllate ossessivamente tutte le case editrici, proprio a causa dei controlli esasperanti e dei permessi impossibili molte delle quali saranno costrette alla chiusura. Durante il 600 possono leggere i libri proibiti soltanto i detentori delle' patenti di lettura', tale rilascio era effettuato solo dal s. uffizio, il quale però non rilasciava nessuna patente per libri contro il cristianesimo o di astrologia. Da molte fonti storiche perviene che non vi furono nel 600 delle dure persecuzioni per chi deteneva libri proibiti, ed in più le 'patenti di lettura'erano facilmente ottenibili da chiunque frequentasse l'ambiente ecclesiastico. Nel 1758 l'indice venne reso meno restrittivo, venne aggiornato altre venti volte e fu abolito durante il concilio vaticano secondo nel 1966. In realtà l'indice è ancora in vigore ma sotto forma di guida bibliotecaria, in pratica, al posto dell' inquisizione romana vi è una congregazione per la dottrina della fede che ha lo scopo di vigilare sulle questioni della fede e di difendere la Chiesa dalle eresie, ne fanno parte dieci cardinali, un prelato e due assistenti. Il lavoro della congregazione si articola in quattro sezioni: l'ufficio dottrinale, l'ufficio disciplinare, l'ufficio sacramentale e quello dedicato al clero. La congregazione si riunisce in assemblea plenaria almeno una volta all'anno e come dicevo, ha lo scopo di tutelare la morale cristiana. gli ultimi autori accusati dalla chiesa furono: Francesco Bacone, Honoré de Balzac, Henri Bergson, George Berkeley, Cartesio, Colette, D'Alembert, Daniel Defoe, Denis Diderot, Alexandre Dumas (padre) e Alexandre Dumas (figlio), Gustave Flaubert, Thomas Hobbes, Victor Hugo, David Hume, Immanuel Kant, Jean de La Fontaine, John Locke, Karl Marx, Montaigne, Montesquieu, Blaise Pascal, Pierre-Joseph Proudhon, Jean-Jacques Rousseau, George Sand, Spinoza, Stendhal, Voltaire, Émile Zola, Vittorio Alfieri, Pietro Aretino, Cesare Beccaria, Giordano Bruno, Benedetto Croce, Gabriele D'Annunzio, Antonio Fogazzaro, Ugo Foscolo, Galileo Galilei, Giovanni Gentile, Giulio Cesare Vanini, Francesco Guicciardini, Giacomo Leopardi, Niccolò Machiavelli, Ada Negri, Enea Silvio Piccolomini (cioè papa Pio II), Giovanni Pico della Mirandola, Adeodato Ressi, Girolamo Savonarola, Luigi Settembrini, Niccolò Tommaseo, Pietro Siciliani, Pietro Verri e Antonio Rosmini,Simone de Beauvoir, André Gide, Jean-Paul Sartre, Alberto Moravia, Aldo Capitini e il filosofo del nazionalsocialismo Alfred Rosenberg. -ARTICOLO CORRELATO:- SANTA INQUISIZIONE-

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