venerdì 30 marzo 2012

ANGELO POLIZIANO

Angelo Ambrogino, detto Poliziano, nacque a montepulciano nel 1454, ma, dopo la morte del padre si trasferisce a firenze da un parente. Anche se giovane e non appartenete ad una classe sociale elevata e dotta, il 16 enne Poliziano rivela sin da subito un innata bravura e passione verso gli studi classici, tanto da tradurre pezzi difficilissimi con estrema facilità, e sarà proprio una sua traduzione, quella dell'iliade dal greco al latino a dare inizio alla sua fortuna, Infatti, il giovane letterato penserà di regalarne una copia ai fratelli Lorenzo e Giuliano De medici entrando cosi' nelle grazie delle signorie fiorentine. Avendo il privilegio di alloggiare a palazzo De medici, avrà l'occasione di frequentare i migliori artisti dell'epoca e la possibilità di accedere alla biblioteca medicea grazie alla quale potrà migliorare ancor di più la conoscenza della cultura classica. Ben presto, il suo più grande sostenitore, Lorenzo De medici, lo nominerà suo segretario personale, e lo vorrà anche come precettore del suo primogenito figlio' Pietro '. Nel 1477 sarà nominato priore della chiesa di s.Paolo apostolo, dove sarà ordinato sacerdote. Nello stesso periodo inizierà la composizione della stanza delle giostre, poemetto dedicato a Giuliano de medici ed alla sua vittoria della giostra tenuta in santa croce nel 1475.Il poemetto, pero', a causa della precoce morte del signore fiorentino rimarrà incompiuto. Nel 1479, Clarice Orsini, moglie di lorenzo De medici, dopo la decisione di quest'ultimo di nominare precettore poliziano anche per il secondo figlio 'giovanni', si opporrà ferocemente, definendo il letterato non adatto ad educare la sua signorile prole, il dissenso fra i due sarà talmente forte che poliziano sarà costretto ad abbandonare firenze. Inizieranno dei soggiorni per varie parti dell'italia settentrionale per il letterato, prima venezia poi padova e verona ed infine mantova dove resterà a servizio del cardinale Francesco Gonzaga, e dove scriverà 'la fabula di orfeo'. Nel 1480 tornerà nuovamente nella sua amata firenze e dal suo protettore Lorenzo che dalla felicità di riaverlo con lui lo nominerà professore di poetica e retorica presso lo studium fiorentino. In questo periodo scriverà molte poesie in latino , greco e soprattutto in volgare e diverrà canonico della cattedrale di firenze ' santa maria del fiore'. Nel 1494 improvvisamente morirà per circostanze poco chiare, pare per omicidio, cosa confermata da recenti studi ossei fatti sul suo cadavere che risultano positivi ad avvelenamento da cianuro. Poliziano fu una figura brillante dell'umanesimo, sostenitore del mondo classico e soprattutto della lingua volgare, le sue opere anche se lontane dal voler esprimere ideali politici e sociali sono un perfetta mescolanza di mitologia, senso di natura, giovinezza e morte, grande raffinatezza culturale ma capaci di abbracciare cose popolaresche, a lui molti si riferiscono come il piu' dotto ed elegante letterato dell'umanesimo. Per quanto possa apparire una figura legata fortemente al sistema clericale di allora, pare che vi fossero dei segreti in poliziano ovvero molti aspetti esoterici, in tanti sostengono una sua appartenenza al mondo segreto dei templari, ed una eccessiva intima amicizia con molti filosofi ed artisti considerati esoterici o sostenitori di dottrine precristiane. Infatti, qualcuno sostiene che, se guardate meglio nelle sue opere traspare proprio questo suo presunto e nascosto interesse anche per il mondo esoterico, come vedremo in seguito.

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