martedì 29 maggio 2012
TEURGIA
E' certo che le pratiche teurgiche sono millenarie anche se i posteriori Oracoli caldaici rappresentano tuttavia la prima opera scritta giunta a noi che tratta di questo argomento.
La teurgia nasce dall'idea della liberazione dell'anima dalla "tomba" del corpo convinzione molto antica che si ritrova già nell'Orfismo ed è fatta propria da Platone, che ne è il principale teorico e divulgatore.
La teurgia si sviluppa e si diffonde anche in occidente, come dimostra quella parte di storia che vede l'imperatore giuliano, detto dai cristiani "l'Apòstata", che venuto a conoscenza di questa antica pratica si recò immediatamente da Massimo di Efeso in Atene per essere così iniziato ai Misteri eleusini ed alla teurgia, in seguito, chiese che gli fosse spedita una copia del commentario del filosofo neoplatonico e teurgo Giamblìco su Giuliano il Teurgo. Come dicevo la teurgia si differenzia dalla teologia in quanto, a differenza della seconda, non si limita a discutere intorno a Dio, ma piuttosto indica i riti e le pratiche per evocarlo, entrare in contatto con Lui ed in un certo senso introdurlo dentro di sé, il termina indica un unione mistica con il divino. Nonostante la Chiesa abbia severamente condannato la teurgia mettendole sullo stesso piano della magia, è importante comprendere che la teurgia differisce profondamente dalla magia, in quanto l'ultima fa uso di nomi e formule di origine religiosa per fini profani o egoistici, la teurgia invece adopera i procedimenti della magia al fine liberare l'anima dal corpo e dalla materialità con lo scopo di congiungerla al divino. I procedimenti della teurgia si distinguono in due tipi: i procedimenti teurgici in cui è essenziale l'uso di simboli ed i Procedimenti teurgici che fanno uso di una forma di trance medianica. Il primo dei procedimenti era costituito dalla cosiddetta telestiké: si fabbricavano, cioè, con dei procedimenti precisi statuette magiche , riempiendone le cavità con animali, erbe, pietre e profumi e si mescolavano in particolari modi, si pensava, infatti, che esistesse un nesso simpatetico di causa ed effetto fra ciascuno degli Dei e ognuna di quelle cose. A questa pratica si accompagnavano anche invocazioni, in cui si pronunciavano nomi ed epiteti divini, alcuni dei quali si riteneva dovessero essere mantenuti in lingua caldea, giacché si affermava che, tradotti in greco o in altre lingue, perdevano la loro divina efficacia.Il secondo procedimento invece mirava a incarnare temporaneamente la divinità in un essere umano essa si fondava sulla credenza molto diffusa all'epoca, che le alterazioni spontanee della personalità fossero in realtà possessioni da parte di una divinità, un demone o anche una persona defunta, la divinità, il demone o lo spirito di un defunto evocato non entrava nel corpo umano per possessione spontanea ma perchè evocato dal teurgo. La teurgia scomparve contestualmente nel 529 d.C. , quando fu condannata dall'imperatore cristiano Giustiniano, il quale mise al bando qualsiasi dottrina filosofica o pratica religiosa non cristiana.
Nel Medioevo cristiano tali pratiche vennero considerate 'malefiche' ed eretiche, la pratica teurgica venne chiamata "stregoneria"o "magia nera" e quindi giudicata demoniaca e non tollerata dai tribunali dell'inquisizione.
Conoscerà un revival nel Rinascimento: i suoi più tipici esponenti saranno Marsilio Ficino e Pico Della Mirandola e tanti altri.
scomparirà, in parte, per qualche secolo e tornerà alla ribalta tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, con alcuni gruppi esoterici quali "l'Ordo Templi Orientis", "l'Hermetic Order of the Golden Dawn", e la "Thule Gesellschaft".
Nell'ultimo secolo poi la Teurgia ha avuto una sua naturale evoluzione nelle religioni neopagane, come ad esempio la Wicca ed il Neodruidismo.
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