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venerdì 22 giugno 2012
CORPUS HRMETICUM ( asclepio ) discorso tra ermete ed asclepio sul creato, Dio e gli uomini.
«Dio, o Asclepio, Dio ti ha condotto a me, perché tu potessi partecipare a questo colloquio divino, un colloquio tale che ben a ragione mi sembra essere, in virtù della sua scrupolosa devozione, più divino di tutti quelli che abbiamo fatto precedentemente, più di quelli che la potenza di Dio ha ispirato in noi >. Cosi' inizia il libro sacro di Ermete unito al corpus hermeticum dedicato al suo discepolo Asclepio.
LIBRO SACRO DI ERMETE TRISMEGISTO DEDICATO AD ASCLEPIO.
Ascolta, o Asclepio, con tutta la forza della tua intelligenza poichè la dottrina della divinità per essere compresa ha bisogno dell'intelletto essendo quest'ultimo di origine divina. Il cielo governa i corpi ma a sua volta egli insieme all'anima e a tutti gli esseri viventi è governato da Dio. Tutte le cose che vengono dall'alto si dividono in specie le quali seguono i loro generi. Dal genere degli Dei si è scaturita la specie degli Dei, lo stesso è successo per la specie dei demoni, per quella degli uomini e di tutti gli esseri che vivono nel mondo. La specie è quindi una parte del genere, da ciò deriva che i generi sono immortali mentre le specie sono mortali, tranne il caso delle divinità dove sono immortali entrambi. Dio per mantenere per sempre la specie mortale fece si che il loro genere si conservasse eternamente alla fecondazione ed alla riproduzione, per esempio l'uomo è mortale ma l'umanità è immortale. Di tutti i generi esistenti quelli animati giungono dall'alto verso il basso mentre quelli inanimati germogliano e prendono vita dal basso verso l'alto. L'uomo oltre alla facoltà conoscitiva tipica di molti esseri ricevette in dono l'intelletto, egli ha ricevuto questo dono da Dio per poterlo conoscere e per poter giungere a lui. Dio formò l'uomo di anima e corpo affinchè potesse curare e governare le cose terrene e venerare quelle celesti. Il compito dell'uomo è quindi quello di curare e governare tutto ciò che le cose terrene producono cioè le colture, i pascoli, le costruzioni, i porti, le relazioni sociali e tutto quello che costituisce il legame fra gli uomini e la parte fatta di acqua e terra, fatto questo, l'uomo deve soddisfare il volere del padre venerando anche gli esseri celesti poichè essi gioiscono dell'ammirazione, dell'adorazione e della reverenza che gli uomini gli mostrano. Essi sono Dio e quindi rappresentano tutto il creato, i trentasei astri fissi nello stesso luogo che noi chiamiamo oroscopi hanno come capo il Dio onniforme il quale conferi'le diverse forme alle specie diverse, i sette pianeti comprendono tutto il mondo sensibile e sono soggetti al destino, e poi vi è l'aria dalla quale tutte le cose vengono prodotte poichè il Dio dell'aria è il secondo Dio. Tutte le cose terrestri e celesti, mortali ed immortali, sensibili ed insensibili, sono legate l'una alle altre e tutte obbediscono al sommo Dio supremo costituendo cosi' non una molteplicità ma una unità. ARTICOLO CORRELATO: VI PRESENTO IL MIO BLOG
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