lunedì 9 luglio 2012

ERMETISMO

A partire dal I secolo a.C. circa e fino al III secolo si formò un corpus di scritti ermetici, composto da materiale frammentario raccolto tra il 350 A.C. e il 30 A.C. ed integrato da filosofi pagani, che ne attribuirono la paternità al semi Dio Ermete trismegisto. La filosofia ermetica è un complesso di dottrine mistico-religiose e filosofiche alle quali si accostano anche teorie astrologiche, elementi della filosofia di ispirazione platonica e pitagorica, credenze gnostiche e antiche procedure magiche egizie. Le opere ermetico-filosofiche riguardano:17 scritti (il cosiddetto Corpus hermeticum) redatti in greco, un diciottesimo trattato in latino dal titolo Asclepius redatto in latino e una serie di sunti inseriti nelle opere di stobeo. Tema centrale dei testi ermetici è il rapporto tra l'uomo, Dio e l'intelletto. L'uomo può cogliere l'essenza divina tramite la gnosi, un processo di natura sovrarazionale dovuto all'illuminazione proveniente da Dio che conduce l'uomo all'estasi e al ritorno dell'anima al suo creatore. L'uomo per il suo peccato è caduto sulla terra ma essendo di natura originaria divina, può compiere la sua risalita verso il creatore. Ma non tutti potranno realizzare il loro divino destino: solo pochi eletti, in grado di abbandonare ogni richiamo della carne e della materialità, saranno in grado di tornare a Dio. La carica indagatrice della filosofia greca si era esaurita, Non era venuto meno però il bisogno di certezze e valori che dessero un senso all'esistenza, da qui nasce la crescente ricerca delle cose che furono e quindi l'adesione ai culti misterici orientali (il culto di Iside, il culto di Mitra, il primitivo cristianesimo) basati su una promessa di salvezza eterna, nonché il bisogno di conoscenza della realtà, che non potendo essere soddisfatto dalla ragione si volgeva verso l'intuizione, la magia, il misticismo. la filosofia diventa gnosi pura cioè una conoscenza intuitiva del divino e del significato del mondo, «alla quale era necessario prepararsi attraverso una disciplina ascetica e un comportamento religioso». La convinzione che tutto ciò che fosse antico era sinonimo di purezza, santità e soprattutto salvezza incrementò la diffusione di culti remoti, iniziò cosi'una vera,ricerca e devozione per tutte le credenze ed i personaggi dei tempi che furono, vennero cosi' rivalutati: pitagorici, magi persiani, astrologi caldei, vari culti orientali, con particolare riguardo all'antica e misteriosa religione egiziana e ai suoi sacerdoti dalle profonde conoscenze, dall'ascetica condotta, dalle pratiche di magia. Non c'è dubbio che le opere ermetiche debbano attribuirsi alla mano di diversi autori sconosciuti, vissuti a distanza di considerevoli periodi di tempo l'uno dal'altro. Persino i singoli trattati sono spesso di carattere composito, e risultano costituiti da vari scritti riuniti insieme. Di conseguenza, anche il loro contenuto risulta talvolta di carattere contraddittorio. Si tratta di annotazioni di anime individuali in cerca della rivelazione, ansiose di raggiungere l'intuizione del divino, di poter conseguire la salvezza personale e la gnosi, dove Dio parla proprio di un intelletto come unica via per giungere alla purezza. Tra le poche cose che accomuna i filosofi ermetici, oltre che il tipo di scrittura rivelatrice sono anche i contenuti astrologici, i quali in maniera indiretta o no fanno sempre parte di tutti i presupposti cosmogonici, «il mondo materiale è regolato dall'influenza delle stelle e dei sette pianeti, i “Sette Governatori”, in loro si possono individuare anche due tipi di gnosi: una a carattere ottimistico e l'altra a carattere pessimistico. Per lo gnostico pessimista (o dualista) il mondo della materia, profondamente penetrato dall'influenza fatale delle stelle, è essenzialmente il male; se ne deve fuggire mediante una condotta di vita ascetica che eviti, nei limiti del possibile, ogni contatto con la materia, finché l'anima illuminata non possa innalzarsi, attraverso le sfere dei pianeti, spogliandosi nell'ascesa, del loro influsso maligno, alla sua vera dimora, nel divino regno immateriale. Per lo gnostico ottimista, al contrario, la materia è impregnata di divino, la terra vive, si muove, per una vita divina, le stelle sono viventi animali divini, il sole brucia di una forza divina, tutte le parti della natura sono buone, perché sono tutte parti di Dio.ARTICOLO CORRELATO: vi presento il mio libro-blog

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