lunedì 20 agosto 2012

LA SCOPERTA CHE PARLA DI UN INSOLITO CRISTO "NAG HAMMADI "

Nel dicembre del 1945 un contadino ha scoperto, nei pressi del villaggio di Nag Hammadi nell'Alto Egitto, una vera e propria biblioteca in lingua copta, la stessa che parlavano i cristiani egiziani e che avrebbe avuto un effetto esplosivo negli ambienti storici e teologici. Il percorso esatto dei libri di Nag Hammadi è una straordinaria avventura che venne rivelata 30 anni dopo la loro scoperta, quando il protagonista, Mohammed Ali Samman, accettò di raccontare la propria storia. Trovandosi su una montagna nei pressi del suo villaggio Mohammed Ali Samman scoprì casualmente una giara in terra rossa alta un metro, che ruppe e dalla quale uscirono una dozzina di libri rilegati in astucci di cuoio bruno, che portò a casa propria, ad Al Quasr. In seguito,Samman, affidò il "tesoro" al religioso Al-Qummus Basiliyus Abd el Masih che, colpito dall'originalità dei manoscritti, ne inviò un esemplare allo storico egiziano Raghib. Quest'ultimo, presumendone già l'inestimabile valore, li fece pervenire al Cairo. I libri attirarono l'attenzione del governo egiziano, che li acquistò, impedendo in tal modo che venissero separati e portati all'estero. Depositati presso il Museo Copto del Cairo, occorrerà attendere ancora alcuni anni prima che questi libri vengano fatti conoscere agli studiosi. Nella sua dichiarazione, Mohammed Ali Samman ammise che alcune pagine erano andate perdute, bruciate o gettate via. Tale biblioteca, che insieme ai papiri di Ossirinco ed Egerton , rappresenta il più antico ritrovamento sugli scritti su Gesù, consiste in una raccolta di 52 testi religiosi e filosofici. I codici di Nag Hammâdi sono per lo più un insieme di testi gnostici cristiani e pagani e sono composti 13 papiri, molti dei quali rappresentano quei famosi vangeli gnostici che molti studiosi dichiarano essere la fonte Q alla quale Luca e Matteo si ispirarono per scrivere i loro vangeli. Anche se i testi per la maggior parte sono degli scritti gnostici, includono anche tre opere appartenenti al Corpus Hermeticum ed una parziale traduzione della Repubblica di Platone. Si ipotizza che tali codici appartenessero alla biblioteca di un monastero della zona, e che i monaci li abbiano nascosti per salvarli dalla distruzione, quando si cominciò a considerare lo gnosticismo come eresia. L'opera più importante presente in essi è il Vangelo di Tommaso originariamente intitolato "Parole nascoste di Gesù scritte da Tommaso". Oltre all'importanza dei manoscritti nell'ambito della storia del libro (si tratta dei libri più antichi finora conosciuti) e della paleografia copta, questi testi rappresentano una testimonianza di fondamentale interesse per la storia della filosofia e del cristianesimo primitivo. Questi testi sono da considerarsi determinanti per lo studio dello gnosticismo arcaico e per capire se effettivamente esiste una parallela versione di Gesù Cristo. POST CORRELATO: VI PRESENTO IL MIO LIBRO-BLOG

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