martedì 20 marzo 2012
GLI EGIZI ED IL CULTO SACRO DEI NUMERI E DELLA SCRITTURA CIOE NETERU E MEDU-NETE,L'ARMONICA DELL'ALFABETO
Buona parte di conoscenze e tra queste anche l' esoterismo arriva dall' egitto. Il grande regno dei faraoni era stimato ed in parte imitato dalle popolazioni che vivevano o frequentavano la mesopotamia.La storia vuole che i culti orfici e cioe' il tentativo di liberare l'anima dalla vita terrena sia nata proprio li.Tale liberazione era spesso collegata sia alla venerazione delle divinita che alla conoscenza della numerologia ed alla scrittura (ovvero le emanazioni divine).Secondo una parte della cosmogonia egizia , infatti, tutte le forze divine e del cosmo venivano da un solo dio 'sole', ovvero colui che era tutto e talmente immenso da non poter essere rappresentato se non tramite le sue emanazioni. Il dio sole e'il creatore di tutto, compresi il cosmo e gli altri Dei (ovvero le sue emanazioni) , i quali diedero le forze vitali e le qualita' a tutte le cose del creato, tra queste vi rientrarono anche i numeri detti appunto' neteru'(dei) ai quali sara' thot dio della matematica, della scrittura e della magia, a dare le maggiori qualita'. I neteru, quindi, sono dei pricipi energetici di Dio la cui anima e' data dagli Dei che rappresentavano anch'essi emanazioni divine. Nell'antico egitto, i numeri, rappresentavano delle entita' con un ruolo definito nel cosmo, dei principi intelligenti che essendo emanazioni dell'emanazione divina avevano delle qualita' divine ma, essendo soltanto indirettamente creati da dio, anche qualita' umane. I neteru saranno animati, personificati e si manifesteranno in tutti gli aspetti della vita. I piu' importanti saranno i primi 10, i quali, anche nella vita quotidiana sarano la base di tutto il sistema numerico egizio. Essi saranno associati alla scrittura , anch'essa , secondo i testi sacri egizi, emanazione divina, in quanto dono fatto all'uomo dal Dio sole che tramite il dio thot porto'sulla terra per civilizzarla. Sia la scrittura che i numeri erano rappresentati da segni che si chiamavano geroglifici, anche detti medu-nete (parole di dio) nati dagli scribi che attingevano sotto ispirazione divina. Le finalita' dei geroglifici erano sacre e rappresentavano le uniche capacita' di parlare con il mondo sopra sensibile, erano la lingua di Dio, essi esprimono solo consonanti e cioe' solo suoni. Numeri -parole e suoni sono quindi le combinazioni con cui tutto e' stato creato. Questi segni hanno un potere occulto ed una forza soprannaturale, sono in grado di rendere visibile cio' che non lo e' perche' sono la sintesi e la comprensione di tutto , essi sono in grado di illustrare il giusto percorso per giungere a Dio. Questo carattere sacrale di lettere-numero sono la congiunzione astrale tra l'uomo e la divinita, il micro ed il macro. I geroglifici erano composti da una parte fonogrammica ed una pittogrammica, ed erano spesso destinati ai templi ed alle tombe dove impersonavano simboli molto potenti di forza, prosperita e vita. Lo scopo di tali simboli era di salvaguardare la vita e di fare da guida verso il cammino nell'aldila'. Queste emanazioni saranno, a volte, mescolate soprattutto nella divinazione con gli astragali ed i dadi dove i sacerdoti unendoli ai geroglifici sacri o a quello che diventera' in seguito uno pseudo alfabeto, effettuavano degli oracoli. Come si nota saranno' a loro attribuite delle proprieta soprannaturali , uno strumento capace di mettere in contatto i due mondi e portare messaggi divini. Queste conoscenze egizie saranno la base del mondo esoterico futuro e lanceranno il concetto di armonica dell'alfabeto, la scuola di pensiero che sostiene che le lettere rappresentano un suono, il quale, genera particolari vibrazioni che a loro volta hanno un particolare significato esoterico che sara' meglio descritto se associato ad i numeri.
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