domenica 8 aprile 2012
LUDOVICO LAZZARELLI
Grazie al suo girovagare per le varie signorie e centri culturali dell'epoca, Lazzarelli, oltre ad essere considerato uno dei più interessanti e misteriosi personaggi dell'umanesimo, è considerato anche un ottimo diffusore delle varie tendenze di quel periodo, infatti grazie alla mescolanza di conoscenze che si evince nelle sue opere è possibile capire i rapporti tra le corti e i diversi centri culturali. La vita e le opere del grande poeta sono ancora oggetto di studio, molte sono ancora le cose poco chiare ed ancora non conosciute, questo è dovuto anche al poco interesse che la storia ha avuto verso lui nel passato, infatti, soltanto negli ultimi decenni gli storici hanno capito l'importanza del pensiero di lazzarelli. Le poche nozioni bibliografiche sono giunte a noi anche grazie ad alcuni racconti del fratello Filippo, il quale si addentra non solo nelle vicende tipiche di una biografia, ma aggiunge anche delle caratteristiche personali. Nella biografia, Infatti, oltre a fornire informazioni sui suoi continui spostamenti, le frequentazioni con potenti personaggi, le sue opere ed i suoi maestri, in maniera intima, ci descrive la vera spiritualità dell'uomo Lazzarelli, il suo pensiero, le mistiche credenze e le sue presunte doti paranormali . Poeta, filosofo, alchimista, cabalista, intriso di cultura ebraica, Ludovico Lazzarelli Nasce a s. Severino nel 1447, dopo la morte del padre si trasferisce a campli con la madre ed i cinque fratelli. Dimostrerà precocemente le sue doti poetiche, infatti, a soli tredici anni, comporrà un poema sulla battaglia di s.Flaviano, meritandosi l'ammirazione di Alessandro sforza, signore di Pesaro. A quanto pare, avendo avuto l'incarico di precettore del figlio di Matteo Capuano, signore di Atri, vi si trasferi'e qui compose anche un carme dedicato alla morte della duchessa Caterina Orsini De balzo. Per altri due anni sosterà, invece, a Teramo presso Giovanni Antonio Campano dove si applicherà allo studio del greco, dell'ebraico e della matematica. Dopo poco tempo si trasferi' a Venezia dove perfezionò il latino dall'allora celebre maestro Giorgio Merula e dove scriverà , dietro suo consiglio, il carme ' bucolicum', costituito da dieci egloghe di soggetto sacro, dedicato ai misteri della vita di cristo, qui avrà per mano dell'imperatore Federico III il più importante riconoscimento pubblico di attività poetica, l'imperatore, infatti, gli conferi' l'alloro poetico. Durante gli spostamenti tra venezia, roma e camerino, scriverà il'Gentilium Deorum', un poema di carattere esoterico, allegorico e mitologico ispirato dall'acquisto, fatto dal poeta, di alcune stampe raffiguranti i tarocchi. Sempre a roma approfondirà gli studi astrologici ed astronomici e scriverà i 'fasti cristianae religionis' , opera divisa in tre serie e dedicata al pontefice Sisto quinto, al re di napoli Ferdinando d'aragona ed al re di francia Carlo settimo, qui il poeta descrive le ricorrenze liturgiche e introduce osservazioni astronomiche ed agricole. Questo è un periodo strano del poeta, chi lo circonda compreso il fratello, sostiene dei suoi presunti poteri di guaritore e esorcista. A quanto pare tra il soggiorno romano e forse quello fiorentino scriverà il ' bombix, poemetto che a prima vista sembra dedicato all'allevamento del baco da seta ma che in realtà è teso a svelare la cristianità come rigenerazione. In seguito scriverà il 'De summa hominis dignitate dialogus qui inscribitur Crater Hermetis, opera , che riprende le antiche dottrine di Ermete trismegisto scritte nel "corpus Hermeticum" da molti ritenuta la più importante e soprattutto audace del poeta perchè vi sono descritti gli espliciti rapporti tra dottrine precristiane,cristianesimo ed ebraismo e dove le dottrine pagane sono poste come la base delle altre, l'opera evidenzia anche la fedeltà e la devozione di Lazzarelli per il maestro Giovanni da Correggio l'uomo che si definiva il nuovo messia ed il discendente diretto di Ermete trismegisto. Dopo l'ultima opera 'De mathesi et astrologia libri, una raccolta di preparazioni alchemiche, lazzarelli muore a S.Severino il 23 giugno del 1500. Oltre a sostenere la tesi che lazzarelli fosse un guaritore ed esorcista, il fratello Filippo nei suoi racconti gli attribuisce anche capacità divinatorie, sostenendo i molti e continui sogni premonitori del poeta, i quali erano per lui una vera guida nella vita reale. Il fratello, addirittura sostiene, che il poeta avesse comunicato di aver sognato la propria morte, cosa che avvenne effettivamente, qualche giorno dopo.ARTICOLO CORRELATO:VI PRESENTO IL MIO BLOG
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