sabato 9 giugno 2012

CORPUS HERMETICUM ( PIMANDER ) discorso tra l' uomo e Dio sulla creazione

" UN GIORNO, IN CUI RIFLETTEVO SUGLI ESSERI, E IL MIO PENSIERO SI ERA INNALZATO A GRANDI ALTEZZE, MENTRE I MIEI SENSI CORPOREI ERANO TENUTI A FRENO, COME ACCADE A COLORO CHE CADONO NEL SONNO, DOPO ESSERMI ABBONDANTEMENTE SAZIATO DI CIBO E DOPO AVER SOPPORTATO FATICA FISICA, MI SEMBRO' CHE UNA FIGURA DI SMISURATE DIMENSIONI MI APPARISSE DINNANZI E CHIAMANDOMI PER NOME, MI DISSE: < CHE COSA VUOI UDIRE E VEDERE? COSA VUOI APPRENDERE E CONOSCERE CON IL TUO INTELLETTO?>. " Inizia cosi' il corpus hermeticum, con l'incontro tra il prescelto e Dio durante il sonno e mediante una visione. < TU CHI SEI? >.domandò l'uomo < IO SONO "POIMANDRES" SOVRANO ASSOLUTO E SO COSA VUOI E MI METTO A TUA COMPLETA DISPOSIZIONE > disse Dio < IO DESIDERO CONOSCERE LA NATURA E SAPERE DI DIO E DEGLI ESSERI ESISTENTI> disse l'uomo e il Dio rispose: < TIENI BENE IN MENTE TUTTO CIO' CHE DESIDERI IMPARARE ED IO TI ISTRUIRO'> D'improvviso apparve una paurosa oscurità che pian piano si trasformò in natura umida e agitata dopo di ciò tutto fu illuminato da una grande luce dalla quale si sprigionò un' altra luce che si diresse verso la natura umida ed insieme formarono un gran fuoco. < Quella grande luce sono io-> disse DIO- < ovvero l'intelletto supremo che esiste prima di ogni cosa mentre l'altra luce è invece è il figlio di Dio > poi con tono autorevole Dio lo guardò e gli disse:< ricorda sempre di guardare ed ascoltare ciò che è in te perchè è il figlio di Dio, e ricorda anche che il tuo intelletto e lo stesso Dio padre, essi, infatti, non sono separati ma la loro unione è la vita, quindi guarda sempre verso la luce ed impara a conoscerla.> da quel momento l'uomo vide nel suo intelletto sorgere un mondo infinito con degli innumerevoli poteri. < Ma dimmi, o signore supremo, da dove è sorto tutto?> continuò l'uomo, e Dio guardandolo rispose: tutto è sorto dalla mia volontà, vi fu un tempo in cui decisi di disporre, gli elementi, le creature e le anime in maniera ordinata, cosi' mediante il figlio di Dio creai un intelletto divino (demiurgo) capace di dare ordine a tutte le cose, egli quindi creò i pianeti che comprendono tutto il mondo sensibile e che furono governati dal destino. Il figlio di Dio ed il demiurgo decisero che gli elementi inferiori non dovessero avere intelletto divino, mentre io decisi di separare la terra dall'acqua. A sua volta la terra generò gli animali. A quel punto decisi di fare un essere simile a me, cosi' nacque l'uomo, del quale mi innamorai ed al quale regalai tutte le mie opere. A quel punto avvenne l'incontro dell'uomo con la natura e questo sarà l'avvenimento che cambierà per sempre la divina sorte dell'uomo. Accadde , infatti , che quando la natura vide l'uomo se ne innamorò follemente e che a sua volte anche l'uomo si innamorasse di lei. L'uomo, accecato da quel ardente amore, decise di dimorare sulla terra perdendo cosi' buona parte delle sue qualità divine, infatti egli, dal quel momento possiederà una doppia natura, sarà dal quel giorno mortale nel corpo ed immortale nell'anima. Le sue condizioni divennero mortali e soggette al destino anche se continuò a possedere in se la natura femminile e quella maschile proprio come il padre che lo aveva creato e come lui non fu mai soggetto al sonno. < MA TI PREGO MIO SIGNORE, DIMMI COSA AVVENNE DOPO? >, avvenne che dall'unione tra uomo e natura quest'ultima generò sette uomini corrispondenti ciascuno ai sette pianeti, essi avevano la potenza di elevarsi verso il cielo e diedero inizio alla generazione dove tutto era in armonia. Ma dopo, e proprio per mio volere tutto si ruppe, andai da tutte le creature esistenti e dissi: < crescete e moltiplicatevi in gran numero chi di voi possiede l'intelletto riconoscerà se stesso immortale e capirà che la causa della morte è l'amore >. E cosi'secondo l'ordine del destino gli esseri si moltiplicarono, chi di loro avesse avuto l'intelletto avrebbe potuto riconoscere se stesso, la sua anima e quindi Dio e quindi Sarebbe giunto alla luce, chi invece avesse prescelto il corpo nato da un errore dell'amore, sarebbe rimasto nelle tenebre. < MA DIMMI, MIO SIGNORE, CHI POSSIEDE L'INTELLETTO, VI SONO FORSE UOMINI CHE NON LO POSSEGGONO?>, e Dio disse: Io, l'intelletto supremo, sarò vicino soltanto ai puri, buoni e misericordiosi, soltanto a coloro che mi venereranno e mi dedicheranno inni d'amore, io essendo il guardiano chiuderò le entrate a tutti coloro che abbiano compiuto azioni malvagie, agli stolti, agli invidiosi, ai perversi, agli assassini e a tutti quelli che abbiano ceduto alle lusinghe del demone vendicatore. -ARTICOLI CORRELATI:---CORPUS HERMETICUM---ERMETE TRISMEGISTO---vi presento il mio libroblog DMCA.com AVVERTENZA il contenuto di questo blog è proprietà privata i testi non possono essere ripubblicati né usati per alcuno scopo senza il consenso dell'autore

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