giovedì 27 settembre 2012

il Cristo non sarebbe veramente morto sulla croce, ma il tutto sarebbe stato un gioco di apparenze:VALENTINO E LA SUA DOTTRINA



E' avvolta nell'incertezza la data nascita di Valentino, collocabile sicuramente prima del 135 D.C., così come non è sicura la sua città natale, che si pensa sia
Cartagine oppure Phrebonis sul delta del Nilo, con sicurezza sappiamo che si trasferi' molto giovane ad Alessandria d'Egitto, dove la tradizione racconta che abbia studiato presso un certo Teudas, che si proclamava diretto discepolo di Paolo di Tarso e che pretendeva di aver appreso da Paolo le rivelazioni segrete fatte all’apostolo direttamente dal Cristo, insegnamenti che pare siano stati poi riportati da Valentino in molti suoi scritti o per lo meno in tutti quelli attribuiti a lui. Il periodo di permanenza nella città di Alessandria è per Valentino molto importante, questa, infatti è la città più feconda culturalmente del vasto impero romano, dove si incontravano la filosofia greca, i culti misterici, varie religioni comprese quelle tradizionali, ciò dava corpo a confronti importanti fra gli aderenti delle diverse religioni. Il culto di cristo, a quanto pare, era agli inizi ed ancora diviso in vari gruppi e varie tradizioni, quando parliamo di cristianesimo, dobbiamo comunque ricordare che con molta probabilità non solo non era un esclusiva dei cristiani romani, ma che questo non ebbe la propria origine a Roma , bensì nel Nord Africa ed in Medio oriente, dove il suo culto stava fiorendo in un crocevia di civiltà e culture diverse, per questo vivere in quelle zone, come Valentino, significava conoscere da vicino i racconti su Cristo e quindi possibilmente conoscere diverse versioni del figlio di Dio in pratica si poteva avere una visione del Cristo meno strumentalizzata e politicizzata. Non ostante Valentino fosse conosciuto come filosofo ed estimatore dei culti misterici e di altre credenze su Gesù non proprio ortodosse, tra il 140 e il 160 circa operò a Roma come diacono sotto papa Igino, e vi rimase fino al pontificato di papa Aniceto, questo dimostra, non solo l'accondiscendenza iniziale di Valentino alla nascente chiesa, ma anche l'estrema flessibilità dottrinale della Chiesa dei primi tempi, e della benevolenza che ebbe nei confronti della filosofia greca e dei misteri egizi. Quello che è certo è che Valentino inizia ad assumere un ruolo sempre più rilevante all'interno delle comunità romana cristiana, tanto da essere prescelto dalla comunità cristiana come Vescovo cosa purtroppo sfumata per motivi a noi sconosciuti, sarà questa una delle motivazioni, Secondo Tertulliano, che lo faranno allontanare dalla Chiesa e intraprendere con decisione la strada gnostica, si crede per la delusione di notare poca correttezza all'interno delle caste sacerdotali. Sempre secondo Tertulliano la prima scomunica che colpì Valentino risale al 143 da parte di Papa Pio I, a cui ne seguiranno molte altre. Sappiamo che attorno al 160 d.c. Valentino lascia Roma, per stabilirsi definitivamente a Cipro circondato dai suoi allievi fino al 175 d.c anno della sua ipotetica morte. I suoi seguaci furono chiamati valentiniani e si definivano cristiani, e come tali partecipavano alle cerimonie e funzioni religiose, con la differenza che al termine delle stesse si riunivano fra loro, per commentare in chiave simbolica gli insegnamenti del Cristo. Purtroppo la dottrina del maestro gnostico e della sua scuola si può ricostruire in parte, si deduce che si basasse da una fusione di elementi neoplatonici, giudaizzanti, cristiani e gnostici. I pochi frammenti di cui siamo in possesso parlano soprattutto della missione operata dal Cristo che venne in terra proprio per mostrare la via del ritorno a Dio e del destino privilegiato dei cosiddetti uomini che riescono a capire la divina via, ossia tutti quelli che conservavano nel loro corpo il seme divino, i frammenti sono troppo pochi per riuscire a stabilire i confini netti tra la dottrina propriamente di Valentino e quella elaborata dalla sua scuola Valentinea.

La struttura della cosmogonia valentiniana, di chiaro stampo greco, egizio ed ermetico, per quanto sia attendibile, può essere ricavata da alcuni scritti di Ireneo da Lione, secondo i quali all'inizio di tutte le cose esisteva l'Essere Primo, Bythos, che dopo ere di silenzio, diede vita al Pleroma (mondo divino), formato da 30 Eoni raggruppati in coppie (sizigie) maschili e femminili. Al vertice di questi Eoni si pone la coppia Abisso e Silenzio, da cui nacquero per emanazione Intelletto e Verità, che a loro volta diedero vita a Logos e Vita, e da questi nacquero Uomo e Chiesa. Poi Logos e Vita emanarono una Decade di Eoni: Profondo e Mescolanza; Sempre giovane e Unione, Autogenerato e Piacere, Immobile e Mistione, Unigenito e Beata. Quindi la coppia Uomo e Chiesa emanò dodici Eoni: Paracleto e Fede, Paterno e Speranza, Materno e Carità, Sempre pensante e Intelligenza, Ecclesiastico e Beatitudine, Desiderio e Sophia. Tutti costoro formavano il Pleroma. L'origine del peccato è attribuito proprio all'ultimo Eone femminile, Sophia, la quale cerca di scrutare l'essere Primo cosa di cui solamente Intelletto ne era capace, essa si sarebbe perduta se il Pleroma non fosse circondato da un limite (oros). Una volta che Limite ebbe reintegrato il mondo divino ed espulso la passione peccaminosa di Sophia dal Pleroma, l'Eone Abisso, insieme all'Eone Intelletto, emise un'altra coppia: Cristo/ Spirito Santo, per portare a perfezione finale il mondo divino. A questo punto tutto il Pleroma emanò l'Eone Gesù, frutto perfetto generato da tutti gli Eoni, insieme a lui furono emanati gli angeli, destinati a far coppia con gli uomini spirituali. Al di fuori del mondo divino, però, Sophia vagava nei luoghi dell'ombra e del vuoto e solo l'intervento della coppia Cristo/Spirito Santo, le dette forma ma non la dotò della stessa conoscenza che aveva dato agli altri Eoni. Essa, quindi, cadde preda del dolore e del disagio e da questi sentimenti nacque la materia, da cui si generò il mondo materiale, ma, vista la generosità di cristo/spirito santo, oltre al dolore, le sopravvenne anche un'altro sentimento, quello dell' amore verso colui che l'aveva vivificata, e proprio per questo sincero sentimento di conversione l'Eone Cristo/Spirito Santo mandò l'Eone Gesù ed i suoi angeli a far conoscere a Sophia la sua vera essenza guarendola dalle passioni, elevandola cioè ad uno stadio di conoscenza superiore.
Gesù, quindi, nasce per disciplinare sophia e purificarla dalle passioni. A questo punto la purificata Sophia decise di dare forma alla sostanza che l'Eone Gesù aveva ricavato dal suo sentimento di conversione, e quindi dette forma al Demiurgo, ovvero il Dio del Vecchio Testamento, il quale, spinto a sua insaputa da sophia che a sua volta fu spinta dall'eone Gesù, crea solo l'aspetto materiale delle cose. Dal Demiurgo nacquero anche il diavolo e la sua corte di angeli malvagi. Il Demiurgo (il creatore del mondo quale lo conosciamo) resta separato dal Pleroma, e crea anche 3 specie di uomini
- materiali: perduti e destinati a dissolversi;
- psichici: hanno bisogno di essere riscattati;
- pneumatici: salvi.
Secondo i valentiniani il Demiurgo generò un altro Cristo di pura natura psichica non corrotto dalla materia e lo inviò sulla terra per portare la gnosi e la salvezza agli uomini spirituali, allo stesso tempo Sophia inserì in lui il seme spirituale, mentre l'Eone Gesù discese su di lui sotto forma di colomba quando ricevette il Battesimo nel Giordano. L’Eone Gesù e il seme spirituale impiantato da Sophia, avrebbero però abbandonato il corpo del Cristo al momento della crocifissione. Secondo questa dottrina, quindi, il Cristo non sarebbe veramente morto sulla croce, ma il tutto sarebbe stato un gioco di apparenze. In pratica, per riscattare gli uomini psichici arrivò Redentore (che non fù opera del solo Demiurgo), esso fu accompagnato dall'eone Gesù che andò dal Cristo di natura psichica nel momento del suo battesimo e non l'ha abbandonato fino al momento della sua passione, lasciando a soffrire e morire solamente il corpo materiale. Qui si conclude l'opera di illuminazione, se, prima, l'Eone Cristo/Spirito Santo aveva formato Sophia Achamoth secondo la sostanza, ora l'Eone Gesù forma gli uomini spirituali secondo la conoscenza, cioè li aiuterà a scoprire la loro essenza e potranno assurgere al mondo divino. Volendo riassumere il pensiero di Valentino in poche righe, possiamo sicuramente affermare che la Conoscenza assume valore centrale. Essa è forma e veicolo di salvezza, in quanto è attraverso la Conoscenza che l'uomo si salva dalle cose di questo mondo, poichè riconduce al mondo divino dal quale secondo gli gnostici veniamo. La conoscenza del mondo Superiore, è per Valentino profonda, e come tale deve essere ricercata all'interno dell'uomo stesso. Questo è per Valentino, lo gnostico, che guarda alla sostanza delle cose, e non si fa ingannare dai loro aspetti esteriori. L'ardita catena di Eoni, ipostasi e creazioni, deve essere letta non tanto come un sistema, ma come il solo Progenitore che compie un atto di autocoscienza e genera la Mente ed a sua volta le varie coppie di Eoni, che possono essere viste come singoli pensieri-qualità della mente stessa. Dando così vita ad un sistema per cui è la conoscenza di se, la sua degenerazione, o reintegrazione, che determina ogni creazione. Sono attribuiti a Valentino i seguenti scritti:
Vangelo della Verità, Preghiera dell'apostolo Paolo, Trattato sulla resurrezione, Trattato tripartito, Vangelo secondo Filippo. AVVERTENZA il contenuto di questo blog è proprietà privata i testi non possono essere ripubblicati né usati per alcuno scopo senza il consenso dell'autore. post correlato: vi presento il mio libro-blog

Nessun commento:

Posta un commento